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La manovra sulle pensioni: un inganno!

Ho trascorso – molti anni fa – 18 mesi in Marina Militare, subito dopo la laurea. Avrei potuto lavorare quell’anno e mezzo e invece no, lo Stato mi obbligava a svolgere il servizio di leva.

Ma oggi il nostro caro Governo stabilisce che quei 18 mesi in cui non ho lavorato (scansafatiche!) li dovrò comunque lavorare dopo, altrimenti niente pensione! Ma come? Prima lo Stato mi toglie un anno e mezzo di lavoro garantendomi con una legge che quel periodo sarà recuperato, e poi invece ritratta tutto e mi chiede di lavorarlo da vecchio?

Personalmente ritengo questa misura una vigliaccata: infatti i milioni di italiani che hanno prestato il servizio militare non lo hanno fatto per libera scelta ma per un obbligo solennemente sancito dall’articolo 52 della Costituzione, che prevede espressamente che i cittadini sottoposti all’obbligo di leva non debbano subire discriminazioni per quanto concerne la posizione di lavoro. In questo modo invece, con la modifica approvata nella manovra-bis, tutti quelli che sono stati obbligati a svolgere il servizio militare sono fortemente discriminati per quanto riguarda il periodo lavorativo ai fini pensionistici.

Mi sento ingannato e tradito dal mio stesso Stato. Ho voglia di boicottare tutto.

Un pensiero su “La manovra sulle pensioni: un inganno!

  • Mi sento preso in giro da individui che anzichè governare con lo spirito di essere al servizio del paese e della popolazione che lavora e che si sacrifica quotidianamente fanno i loro interessi e delle categorie più ricche; perchè non si tassano ulteriormente chi prende più di 100.000 euro – perchè non si tassano e si tolgono i soldi ai parlamentari, dimezzando i loro stipendi e quelli degli europarlamentari che per arricchirsi ulteriormente una volta al mese per una settimana vanno da Bruxelles a Strasburgo con tutte le loro segreterie con indennità di trasferta ed alloggio in lussuosi alloggi pagati dai lavoratori italiani. Perchè non si mandano a casa immediatamente la metà dei parlamentari, oltre ai parlamentari con più di 65 anni togliendo tutti quegli odiosi benefiti tra i quali il trasporto gratuito, quotidiani e cellulari gratis, mensa con costi da far vergognare chi deve fare i conti ogni giorno per sfamare i propri figli? vergognatevi classe politica perchè tutti accettate questo sistema che è l’opposto dello spirito di servizio alle persone. Per risparmiare si potrebbe evitare che parlamentari, presidenti ed ex presidenti della repubblica usufruiscano di scorte, di benefit quali autovetture e vacanze gratuite in foresterie dello stato, si potrebbero anche unificare i corpi di polizia: anzichè avere quattro caserme per città con relativi portinai – centralinisti – comandanti – attendenti – officine – mense – magazzini – addetti alle pulizie – costi per il riscaldamento ecc.,ecc.) di polizia di stato – polizia municipale – carabinieri – finanzieri si potrebbe come qualsiasi azienda pensare finalmente ad una ottimizzazione delle risorse umane e di mezzi oltre che di infrastrutture. Posso pensare che solo questa operazione varrebbe una manovra finanziaria con il personale in esubero che si potrebbe passare ad altra funzione produttiva o macchine, elicotteri e mezzi navali che se riuniti sotto un’unico ente diverrebbero compatili con le necessità. Ci sarebbe da pensare anche agli enti inutili amministrativi e politici locali – in Trentino dove esiste una efficiente Provincia Autonoma, perchè deve esistere una Regione che di fatto è una scatola vuota, e che dire dell’ultima invenzione di un ulteriore livello quali le Comunità di Valle altri enti inutili che di fatto mangiano altri soldi destinati alla collettività. Ci sarebbero tante cose su cui intervenire per risanare e per far quadrare i conti ma fate in modo che a pagare non siano sempre i lavoratori o le classi più deboli. Sarebbe auspicabile che nelle amministrazioni pubbliche e di governo oltre la percentuale rosa sia obbligatoria la quota obbligatoria di operai e di lavoratori veri perchè sicuramente saprebbero cosa significa governare per la gente e non per chi è abituato a stare in ville ed in paradisi fiscali o ad avere gli autisti e macchine pagate dagli altri – forse è il tempo di cambiare.

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