Miti e tempo ciclico

Inaugurata la sede di Bracciano del Centro Studi Mythos

Il 3 settembre si è inaugurata la nuova sede di Bracciano del Centro Studi MYTHOS, in via Principe di Napoli 112.

Alla presenza della Presidente onoraria Marie Amélie de Robilant, a cui è stato illustrato il percorso di studi, ricerche e attività del centro di Bracciano nel suo primo anno di vita e i progetti per il nuovo anno accademico, la presidente Maria Pia Rosati ha ricordato che il Centro studi Mythos era sorto nel 1981 da una riunione proprio ai bordi del lago di Bracciano e quindi era significativo che si fosse finalmente giunti ad avere anche una sede nel luogo di nascita.

Ha menzionato le tappe più importanti della vita del Centro, i convegni, (dal I convegno ospitato da Marie Amélie de Robilant nel Castello di Bougy St. Martin), la nascita della rivista «átopon» e delle collane Nostoi e Castalia, le attività seminariali, i corsi di formazione, ecc. È stato un modo per ricordare e ringraziare tutti coloro che hanno in questi anni generosamente offerto il loro contributo di studio, di esperienza, di insegnamento. In primis il ricordo è andato ad Annamaria Iacuele che per circa trenta anni ha profuso con instancabile dedizione ogni sua energia nella direzione di Mythos, della rivista «átopon» e delle numerose attività sia in campo psicoterapeutico che psicopedagogico, che artistico ed editoriale. Sono stati ringraziati anche i membri del consiglio scientifico di Mythos per la loro fedeltà all’associazione e in particolare Biancamaria Alberi e Annamaria Granatelli, del comitato scientifico-organizzativo, che hanno reso possibile l’intenso svolgersi delle attività di questo primo anno della sede di Bracciano. Un ringraziamento speciale al Sindaco Giuliano Sala che ha mostrato rara sensibilità per il progetto culturale transdisciplinare di MYTHOS partecipando in prima persona alle attività.

Il pensiero è andato anche alla fondazione Eranos, meravigliosa fucina di idee e di cultura, di di scambi culturali transdisciplinari, dove sono nati il primo sogno di MYTHOS e quegli incontri preziosi che hanno fatto sì che questo sogno potesse attuarsi: Gilbert Durand, Claudio Rugafiori, Jean Servier, Julien Ries, Jacque Vidal, Marie Amélie de Robilant, Julien Ries e tanti altri.

Il tema intorno al quale si sono svolte le attività dell’anno accademico 2009/10 è stato il mondo simbolico immaginale e ‘l’abitare poeticamente’. Ai nostri giorni si avverte diffusamente il bisogno di un ritorno a valori che paiono accantonati o smarriti in un mondo in cui prevale la quantità sulla qualità, ciò che è tangibile e misurabile rispetto all’indicibile, il mistero, il sacro che nella loro intangibilità e incommensurabilità fanno tuttavia parte dell’aspetto più significativo della vita dell’uomo. Abbiamo voluto accostarci a questa dimensione attraverso una voce iniziale quale quella dei miti delle fiabe, dell’arte, della poesia.

L’anno è stato inaugurato con un convegno su ‘ Le figure archetipali, tracce sui sentieri dell’uomo’, dedicato ad Annamaria Iacuele i cui atti, in stampa, saranno presentati ad un anno dall’evento .

E’ seguito il seminario ‘fiaba magistra vitae’ dedicato agli insegnati delle scuole materne ed elementari che è stato l’incipit di due corsi di aggiornamento per le insegnanti della scuola materna Titone di Bracciano e della scuola elementare Gianni Rodari di Manziana.

Nella ricorrenza del centenario della nascita” del regista giapponese Akiro Kurosawa è stato proposto agli studenti del Liceo Ignazio Vian e dell’Istituto Luca Paciolli un seminario sul film del 1954 “I sette Samurai”. Il linguaggio delle immagini filmiche, incredibilmente attuali grazie all’alto significato simbolico, ha permesso una intuitiva comprensione degli eterni problemi dell’uomo e delle forme archetipali del valore, del coraggio, della virtù, radicate nel pozzo profondo della storia e della civiltà.

Il Centro Studi Mythos, ha promosso una serie di incontri trans-disciplinari su “Il tempo dell’anima”. Si è meditato sulla necessità per l’uomo, pastore dell’essere, come ci ricorda Heidegger, di abitare poeticamente la terra: ogni azione, ogni scelta, ogni costruzione umana è pur sempre espressione di un’anima che attraverso la materia, vuole superarla per giungere allo spirito.

A questi Seminari hanno fatto seguito cinque seminari a bordo della Motonave Sabazia, in omaggio a G. Bachelard epistemologo, creatore della filosofia dell’immaginale e autore di Psicoanalisi delle acque, “Basterà un vento della sera Perchè l’acqua che si era fatta muta riprenda a parlarci…Basterà un raggio di luna perchè il fantasma cammini di nuovo sulle sue onde.”. La navigazione sulle acque del lago, non luogo per eccellenza, ha evocato lo stato d’animo del poeta che, curvato sulle acque specchianti, ‘quando le cose […] sembrano vicine a tradire il loro ultimo segreto’ entra in contatto con se stesso e con il mondo, con le più profonde ragioni dell’esistenza e dell’essere.

E poiché in ogni fine è anche un inizio, è stato in fine annunciato il tema di studi del prossimo anno accademico: I viaggi dell’anima.

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